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51) Gimme Gimme Gimme (A Man After Midnight) (Abba) by The Leather Nun

29 agosto 2011

Molto, ma molto (ma moooolto) prima che Madonna rinverdisse i fasti degli Abba con quel geniale campionamento che andava ad ornare (e puntellare) Hung Up – unica volta, assieme ai Fugees, che il quartetto doppio misto autorizzava ufficialmente l’uso di una porzione della propria musica – c’era stato qualcun altro che aveva capito il potere scardinante e subdolo di quel giro di tastiere, a prima vista innocuo, sul quale era costruito l’ennesimo best seller della multimilionaria band svedese.

Erano i Leather Nun, un gruppo tutto sommato ordinario, che ha lasciato ben pochi segni vitali al suo passaggio, finendo con l’essere dimenticato in fretta e – forse – solo in virtù di questa rilettura.

Con gli Abba i Leather Nun condividevano soltanto una fredda provenienza geografica, risultando musicalmente agli antipodi. Tanto furono perfettamente cristallini e pop i primi, quanto caciaroni, zozzi e debosciati i secondi. Difficile dunque pensare ad una sorta di omaggio da parte delle Suore di Pelle senza che un sospetto dissacrante prenda il sopravvento, soprattutto dopo aver indugiato nell’ascolto di questa versione.

E’ rock and roll baby, incidentalmente sagomato su una drum machine sporca e maleducata, birra, capelli unti, polveri assortite e tanta gnocca. Il rock and roll come avrebbero potuto renderlo gli Hanoi Rocks al massimo della forma, o dei Cramps finalmente liberi di usare tutte le corde della chitarra.

E’ sozzo, malevolo, poco impegnato, dritto come un’erezione e zeppo di sesso, in una parola: meraviglioso e prossimo alla scadenza, quindi vieppiù purulento. Rock And Roll come difficilmente si riesce a trovare, oggidì. Teso su un filo dove ondeggiano in precario equilibrio anche Hellacopters, Motorhead, Sisters Of Mercy, i succitati Hanoi Rocks (padri di tutti i Motley Crue del mondo) e i dimenticati transalpini Bad Losers.

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